apicoltori e poeti
Vincenzo Mascolo
Alla luce al tepore della sera
risorgo, come da secoli
al fiorire di ogni primavera
e cingo il tempo della vita nuova
intrecciando a rami teneri di ulivo
il colore rosso vivo della sulla
le ginestre assolate le spighe di lavanda
nell’attesa che tu, ape operosa,
venga tra i fiori della mia ghirlanda
a svelarmi il giovane segreto del tuo miele
la sostanza misteriosa di ogni cosa.
(Da “Com’api armoniose”, Vallecchi,
per gentile concessione di Alfredo Paglione.)