API E MIELE VALMARECCHIA
Iscritta all’Albo Nazionale Allevatori Api Italiane
Prodotti certificati biologici Bioagricert
Newsletter aziendale
Rofelle, maggio 2015
1)Polline di Rofelle
2)Pappa reale di Rofelle
3)Miele di acacia e di acacia della Valmarecchia
4)Miele di lupinella
5)Genetica: ancora Orazio
6)Genetica apistica: Enrico Laguzzi, ancora la flânerie
7)Api e poesia: Padre Emilio Pozzoli
8)Una piccola azienda indipendente, una poesia di
Eraclito: Il Dio della guerra
9)Poesia: Ulisse Casarelli
10)Io: me e te, noi
11)Poesia popolare dell’Alta Valmarecchia toscana
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1)Polline di Rofelle.
È di nuovo disponibile il polline di Rofelle, in confezioni da 60 g, 225 g
e 2 kg.
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2)Pappa reale d Rofelle.
É iniziata la produzione della pappa reale di Rofelle, che vendiamo unicamente in confezioni da 10 g.
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3)Acacia e acacia della Valmarecchia.
É ritornata l’acacia. Accanto all’acaia mandorlata classica, suggeriamo di assaggiare l’acacia della Valmarecchia. Prodotto tipico della nostra valle, il classico gusto mandorlato è arricchito spesso da un delicatissimo aroma di sulla o lupinella, pur conservando la dominante mandorlata. Occasionalmente si può trovare anche un leggerissimo tocco caramellato di melata di quercia, appena percettibile, che si sposa perfettamente al mandorlato e si esaltano entrambi senza coprirsi.
Sarà in vendita verso la metà di giugno.
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4)Miele di lupinella.
Quest’anno la primavera ci ha regalato qualche meliaretto di miele di lupinella.
La produzione di questo miele, un tempo molto iportante, oggi è una rarità.
“Un odore molto leggero ed un sapore delicato, spesso leggermentre fruttato. Rispetto ai mieli di sulla o di trifoglio, ai quali si può paragonare per colore e leggerezza dell’aroma, risulta più fine, più delicatamente profumato.”
Sarà disponibile verso la metà di giugno.
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5)GENETICA: ancora Orazio.
“Dai forti e dai virtuosi nascono i forti: si ritrova nei giovenchi, si ritrova nei puledri il vigore dei genitori; né le animose aquile partoriscono imbelli colombe. Ma la dottrina sviluppa le facoltà innate, e una sana educazione rafforza l’animo; mentre qualora manchi il buon costume, i vizi deformano le sane inclinazioni.”
Le odi, Libro IV, ode IV, vv 29-36. In Quinto Orazio Flacco, Le opere, a cura di Tito Colamarino e Bomenico Bo. UTET, eBook 2013.
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6)GENETICA APISTICA: Enrico Laguzzi, ancora la flânerie.
“Trovo che il termine flâneur renda bene l’idea di quello che spesso cerchiamo di fare , visto poi che agli occhi degli altri apicoltori sembriamo impegnati in un lavoro utile proprio come portare al guinzaglio una tartaruga. (…) Qualche anno fa portavo le api in montagna sul prato di un signore che dedicava la mattinata a pascolare una quindicina di galline accompagnandole con il suo bastone per i prati senza mai perderle di vista. Mi accorsi che era deriso dai vicini di casa e che se ne rendeva anche conto, ma lui continuava come se stesse facendo una cosa normale ed importante infischiandosene dei sorrisi altrui. ”
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7) API E POESIA: Padre Emilio Pozzoli.
A Gabriele Gatti
Le ragazze di Guanzate
sono tutte innamorate.
Voglion tutte il Gabriele:
lor le api, lui il miele.
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8)UNA PICCOLA AZIENDA INDIPENDENTE, una poesia di
Eraclito: Il dio della guerra.
Polemos di tutte le cose è padre, di tutto poi è re; e gli uni manifesta come dèi, gli altri invece come servi; gli uni fa esistere come schiavi, gli altri invece come liberi.
In Giorgio Colli, La sapienza greca, vol. III, Eraclito. Adelphi, 1980. Fr 14 [A 19].
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9)Poesia: Ulisse Casarelli.
Da Erba Nuda
*
Nella pancia
ho un prato fiorito,
d’ora in poi
sarai tu
il padrone di casa.
*
Voglio essere rugiada
diventare fiore
e donarmi al vento.
*
Voglio incontrarti
per quella che sei.
Nuda
sullo specchio del mare,
aspra
lungo le piante curve dell’isola,
semplicemente strana
nel tuo cammino circolare.
Voglio camminarti a fianco
e trovare il coraggio
di reggere il tuo sguardo…
In quegli occhi aperti
che temono la morte
non c’è casa
ma un ponte
da cui saltare
verso un eterno stupore.
*
Per cambiare
mi sono affidato all’azzurro.
*
Quando Dio
creò il mondo
nell’acqua limpida
andò a nascondersi.
Tra sé e sé
pensò astutamente:
“Chi scoprirà
che sono trasparente?”.
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10)IO: me e te, noi.
Ode al ginepro a Roberto Roversi
Il ginepro è un albero utile
agli uccelli più
piccoli, ai poveri.
Nel ginepro nidifica il passero
il merlo il
pettirosso la capinera
lo scricciolo, l’usignolo cortese
e il cardellino
che è piccolo come lo
scricciolo ma ha le ali giallo
sole del crepuscolo
e nero nero,
nero come il carbone del-
l’incendio spento del mare.
Ode al ginepro,
l’albero fiero di essere utile
ai più piccoli, ai poveri.
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11)Poesia popolare dell’Alta Valmarecchia toscana
Raccolta dall’insegnante di scuola elementare Virginia Carbellotti
Cavallino di Patasso
Cavallino di Patasso
vai di trotto e vai di passo
ma se poi ti salto in groppa
si galoppa si galoppa.
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