la propoli
A parte gli innumerevoli impieghi da parte delle api nell’alveare, ormai è definitivamente assodato che alla propoli possono essere riconosciute proprietà antibatteriche, anestetiche, cicatrizzanti e antinfiammatorie. “In particolare l’azione antibiotica si esplica, oltre che su batteri, anche su virus influenzali e virus delle piante… Ne sono state notate anche le proprietà fungicide su alcune specie di funghi in grado di provocare affezioni parassitarie o micosi.
Pare inoltre che possa vantare proprietà antireumatiche, immunologiche, antiossidanti… L’uomo sano può usare la propoli per via interna, generalmente per aumentare le resistenze naturali dell’organismo e per rinforzarlo nella sua lotta contro le aggressioni. In caso di specifici disturbi, potrà essere presa da sola o in associazione con altre terapie. In particolare in caso di anemie, di affezioni dell’apparato respiratorio (angine, faringiti, laringiti, riniti, sinusiti, otiti), di gengiviti, stomatiti, dolori e infezioni dentarie, gastriti, ulcere gastroduodenali, coliti, infiammazioni dell’apparato urinario e genitale, cura della pelle (contusioni, ferite, couperose, geloni, screpolature, bruciature da sole o ustioni, ascessi, foruncoli, lesioni della regione anale, calli e duroni, eczemi, psoriasi, radiodermiti, micosi di alcuni tipi, manifestazioni cutanee dell’herpes zoster, ecc…”.
La propoli può essere utilizzata allo stato naturale, applicata o masticata come una pasta, oppure come estratto diluito in alcol, con una percentuale massima del 30% nella tintura madre. La propoli utilizzata da Api e miele Valmarecchia è esclusivamente da raschiatura degli interspazi fra arnia e soffitta, dei melari e delle arniette di fecondazione: la migliore in assoluto. Viene proposta nella forma grezza, in quantitativi che possono variare da 10 g fino a qualche Kg. È disponibile anche come tintura madre, che potrà poi essere diluita a secondo delle esigenze.